LA FLORA COSTIERA
Le scogliere della nostra costa non si presentano brulle ma, a tratti, esse sono colonizzate da una fitta vegetazione che comprende sia specie alofile che della macchia mediterranea. Il manto vegetale non si presenta sempre uniforme ma assume la configurazione a macchia di leopardo. Tale vegetazione costituita da arbusti intervallati da prati o da suolo nudo è denominata gariga. In primavera le nostre garighe sono un esplosione di colori e i fiori color fucsia del Cisto di Creta (Cistus creticus) si mescolano con il bianco del Cisto di Montpelier (Cistus montpeliensis) a cui si aggiunge il giallo intenso della Ginestra Spinosa (Calicotome infesta), dell’Antillide (Hanthyllis hermanniae), l’azzurro del Rosmarino (Rosmarinus officinalis) ed il delicato color lilla del Timo (Thymus capitatus).
Molto più vicine alla linea di costa, invece, vegetano le Alofite.
Esse, infatti, prediligono un habitat piuttosto salmastro come quello che si determina in prossimità delle acque marine. Tra le specie più diffusamente presenti sulle nostre scogliere si segnala l’endemico Limonio salentino (Limonium japygicum) che vegeta esclusivamente sulle rocce costiere del basso Jonio. Altre specie alofile presenti sono la Salicornia (Arthrocnemum glaucum) che colonizza generalmente la parte di roccia più vicina alla linea di costa, il Finocchio di mare (Crithmum maritimum), l’Enula bacicci (Inula crithmoides) ed infine l’Atriplice portulacoide (Halimione portulacoides ).
Un altro endemismo salentino, presente sulle nostre scogliere, è rappresentato dal Fiordaliso cicalino ( Centaurea deusta subsp. tenacissima), che dall’aspetto prostrato e riccamente ramificato, vegeta negli strati erbacei, insediati sulle nostre rocce.
Li osserveremo, in modo particolare, negli spazi attorno alla torre, nelle nostre passeggiate di primavera inoltrata ( fine maggio –inizi di giugno).
Una pregevole specie botanica è il Fiordaliso nizzardo (Centaurea nicaeensis) che con la sua smagliante fioritura gialla riverbera i raggi del sole che irradiano la nostra costa.
Un altro presioso endemismo salentino, poi, è costituito dall’Anthyllis hermanniae, (Spinapollici) organismo vegetale molto raro al punto da essere iscritto nelle liste rosse nazionali per tutelarne la conservazione e scongiurarne, così la scomparsa. Infatti il suo areale è circoscritto nell’ambito del golfo di Taranto: Lido Pizzo, Mancaversa, Torre Suda, e solo quattro o cinque esemplari a Torre S. Giovanni. Altro areale si sviluppa in Calabria.
La preziosità scientifica della sua presenza è stata sottolineata nella scheda tecnica C3 della Legge Regionale 19 del Luglio 1997 relativa all’istituzione delle Aree Protette di Puglia.
Questa pianta dalle origini relittuali rappresenta un autentico gioiello naturale.
Andiamone fieri e, come per tutti i tesori, custodiamolo con estrema cura per non correre il rischio di perderlo.
……..quindi massima cautela con i mozziconi di sigaretta e le grigliate sulle scogliere……..
TEKSAS