Chiesa della Madonna dei Fiumi

Chiesa M. dei Fiumi 1

Scheda di dettaglio

CHIESA DELLA MADONNA DEI FIUMI

La chiesa dedicata alla Madonna dei Fiumi si trova annessa all’area cimiteriale alle pendici della serra denominata “LI SPECCHI”. E’ questo un luogo estremamente interessante, in quanto, presenta delle testimonianze che attestano un’antica frequentazione. La chiesa sorge, infatti, su un antico insediamento monastico di cui rimangono delle tracce sotto l’area presbiteriale. Insediatisi in tale contesto, un gruppo di monaci italo-greci, realizzò un calogerato attorno ad un luogo di culto, e come era consuetudine fu dedicato, con molta probabilità, alla Madonna di Costantinopoli. La presenza di tali monaci provenienti dall’oriente, le cui tracce sono in maniera marcata presenti soprattutto nel Salento, ha contribuito ad arricchire il nostro territorio di una graziosa arte e di un immensa cultura. Il motivo della loro presenza risale ad un periodo molto lontano riferibile ad una data ben precisa. Il 25 marzo del 717, infatti, avvenne un fatto storico che avrebbe avuto delle ripercussioni notevoli sia ad oriente che ad occidente fatti che avrebbero condizionato gli aspetti sociali religiosi ed economici di un vasto territorio. In questa data Leone III entrò a Costantinopoli e venne incoronato imperatore in Santa Sofia. Questo imperatore fu noto oltreché per la controffensiva ai turchi anche per la Controversia Iconoclastica. L’opposizione di Leone III e di suo figlio Costantino V (741-775) al culto delle immagini diede inizio alla crisi che segna tutto questo periodo e che fa dell’impero il teatro di lotte intestine. Dappertutto le immagini sacre vennero distrutte e sostituite con dipinti di argomento profano decorazioni ornamentali, motivi di animali e di piante. Le immagini dell’imperatore e rappresentazioni di scene di caccia o di guerra che glorificavano la sua persona decorarono sia le costruzioni profane che le chiese. Anche la persecuzione dei sostenitori del culto delle immagini (iconoduli) acquistò col passare del tempo, sempre più il carattere di una campagna contro il monachesimo. Così fu, che la lotta iconoclasta nella sua fase più acuta si fuse con la lotta contro il potente monachesimo bizantino e le sue proprietà. In alcuni temi, (macroregioni), i monaci furono messi di fronte alla scelta di abbandonare l’abito monastico e sposarsi oppure essere accecati ed esiliati. Vi fu una forte migrazione di monaci, che si diressero soprattutto verso il sud dell’Italia, dove fondarono molti nuovi monasteri e scuole, creando così nuovi centri di cultura greca. In questo frangente storico caratterizzato da imposizioni ideologiche e persecuzioni, forse giunse anche qui a Racale un gruppo di questi monaci, che trovarono in questo luogo, un riparo sicuro dove continuare la loro vita scandita dalla preghiera dal lavoro e dalla voglia di condividere con il popolo la bellezza della loro cultura. La chiesetta di Madonna dei Fiumi fu edificata, poi, nel 1611, su un antico insediamento, per volere di Don Pompeo De Benedittis. Era costituita da un vano a forma quadrangolare. Dell’antica struttura monastica fu salvaguardata l’icona della Madonna, la quale rimase sottoposta, rispetto al nuovo piano della chiesa, di tre gradini. Sul muro di fondo ai lati dell’altare furono affrescate l’immagini dei Santi Elia profeta e Leonardo abate. Sui muri laterali troviamo invece l’affresco dell’Annunciazione a sinistra del 1613 e a destra l’affresco della Deposizione del 1614. Nella seconda metà del sec. XVII si ritirò presso la chiesa un pio giovane di nome Mariano Lannocca, desideroso di consacrarsi al culto della B.V. Maria e di condurre vita eremitica. A lui si associarono altri giovani tanto che nel 1719 il vescovo di Nardò Mons. Antonio Sanfelice li costituì in Ordine eremitico, nominando loro guida Mariano. Essi progettarono l’ampliamento della chiesa. Smontarono quindi, la facciata seicentesca e anteposero alla originaria costruzione a pianta quadrata un altro edificio esattamente uguale per forma e dimensioni. Al nuovo corpo fu anteposta la facciata originaria e dal punto di vista architettonico il nuovo vano costruito fu dotato di una cupola emisferica sulla quale furono realizzati affreschi riguardanti la vita di Maria. Nei vari interventi fu anche realizzato l’attuale altare su cui fu traslato l’affresco della Vergine. Esso fu letteralmente staccato dal muro che lo conteneva e lo spostamento è testimoniato da una fascia residua di affresco rimasta, da come si può osservare, al suo posto originario, sotto l’altare.

  • GPS    -   Lat: 39.95435277239014              -              Long: 18.073521628975872
  • Fonti:     -A. Serio, G. Santantonio - Racale, note di storia e di costume - Editrice Salentina, 1983;                                            - C.D. Fonseca – A.R. Bruno – V. Ingrosso – A. Marotta – Gli insediamenti rupestri                                                      medioevali  nel Basso Salento – Congedo Editore 1979;
  • Elaborazione dati: Studio di Consulenza Archeologica ed Ambientale, Racale

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Chiesa M. dei Fiumi 1

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Affresco Madonna di Costantinopoli

Affresco Madonna di Costantinopoli

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